Jazz Vocal Life – Laboratorio di Canto
LOREDANA SPATA
Interessata al canto fin dalla tenera età, a sedici anni inizia un intenso percorso formativo dedicato alla tecnica vocale presso il “Centro Sperimentale del Teatro Massimo” di Palermo per poi avvalersi dell’insegnamento di noti maestri lirici a livello nazionale.
Durante questo periodo incontra il vibrafonista “swing” Enzo Randisi, il quale accende in lei una grande passione per il jazz. Così, ancora adolescente, inizia una fruttuosa carriera concertistica sia in Italia che all’estero, collaborando con un organico musicale che nel 1981 la porta ad incidere il disco “Swing Ensemble”, un progetto che la vede per la prima volta insieme alla sorella Cinzia, con la quale avrà modo di lavorare in diverse occasioni artistiche e didattiche.
La sua carriera prosegue con collaborazioni con giovani talenti palermitani come Mimmo Cafiero, Salvatore Bonafede e Stefano D’Anna con i quali sviluppa una nuova concezione della vocalità jazz, indirizzando i suoi successivi studi in questa direzione.
Frequenta dunque numerosi stage formativi con artisti del calibro della francese Tamia, degli americani Lauren Newton e Mark Murphy e degli inglesi Norma Winstone e John Taylor approfondendo tecniche vocali legate a linguaggi improvvisativi moderni.
Nel 1986 realizza insieme con Paolo Fresu, Stefano D’Anna, Salvatore Bonafede, Paolino Dalla Porta, Ettore Fioravanti e Mimmo Cafiero il disco “Emersion” edito dall’ISMJ (Istituto Siciliano per la Musica Jazz) su musiche originali.
Nell’estate del 1990, partecipa ai seminari della Berklee College of Music di Boston, tenutisi in Umbria, sotto la guida del rinomato insegnante Bob Stoloff. In questa occasione, si distingue come outsider, ricevendo una targa di merito e una borsa di studio completa per frequentare i corsi negli Stati Uniti.
Nel ’92, riconsolida la collaborazione col vibrafonista Enzo Randisi arrangiatore del progetto vocale “Duke Ellington Singers” con cui prende parte a numerose manifestazioni ed importanti festivals in ambito nazionale ed internazionale.
Nel ’95 è la cantante solista del progetto “Gershwin Soirée” all’interno dell’ Ensemble Sinfonietta, per l’Associazione “Amici della Musica” e in questo contesto si esibisce in diversi teatri siciliani, portando la sua voce in ambienti classici.
Successivamente, in trio con Giovanni Mazzarino al piano e Gianni Gebbia al sax, incide alcuni celebri standard, tra cui una versione di “‘Round Midnight” di Thelonious Monk, inclusa nel primo volume della raccolta “Sicilian Jazz Collection” per l’etichetta “Splasc(h) Records”. Nello stesso anno, partecipa al lavoro discografico “Thinking Miles”, che accoglie artisti del calibro di Tomaso Lama ed Ettore Fioravanti.
La collaborazione con Giovanni Mazzarino segna un periodo di intensa attività artistica e di maturità interpretativa.
Nell’anno 2008 registra alcune tracce per il disco “Vitti ‘na strada”, su musiche originali di Mimmo Cafiero. Il progetto vede la partecipazione di Riccardo Zegna al piano, Harvie S al contrabbasso, Giampaolo Casati alla tromba, Giulio Martino al sax e Mimmo Cafiero alla batteria, con la voce utilizzata come strumento. Tra i brani, spicca “Domani è domenica”, particolarmente apprezzato per il suo gusto interpretativo e per l’improvvisazione vocale.
Negli ultimi vent’anni, ha intrapreso un’intensa attività didattica presso la scuola dell’Associazione Siciliana “Musica Insieme”, da lei cofondata con Mimmo Cafiero e Salvatore Bonafede nel 1986, ora conosciuta come “Open Jazz School”.
In questo contesto sviluppa un nuovo approccio pedagogico alla vocalità e concentra la sua attenzione sulla crescita musicale e sulla comprensione approfondita della voce come strumento. L’insegnamento e l’aspetto metodologico divengono, dunque, un nuovo itinerario esplorativo all’interno del quale concentrare la propria attenzione, la propria crescita musicale e una conoscenza più approfondita dello “strumento-voce”. Gli studi in ambito logopedico-foniatrico e il corso di alta specializzazione “Voicecraft” tenuto da Jo Estill, esperta riconosciuta nella ricerca anatomico-funzionale della voce, sono stati fondamentali per il suo percorso.
Nel corso degli anni, ha anche studiato le tecniche tibetane per la produzione degli armonici vocali con il maestro Tran Quang Hai e ha partecipato a uno stage ritmico-percussivo con Nana Vasconcelos.
La sintesi di queste esperienze artistiche e tecniche ha dato vita ad un insegnamento che mira a creare un ambiente di empatia e scoperta, fondamentale per un corretto percorso di indagine e consapevolezza dell’universo sonoro e creativo. La sua didattica è caratterizzata da un metodo dinamico e in continua evoluzione, volto a guidare gli allievi nella loro crescita musicale.
Nel tempo ha svolto attività didattica anche presso l’Accademia “Ella Fitzgerald” di Trapani, la “Kefa Open Jazz” di Cefalù, la “Scuola Popolare di Musica” dell’Associazione “The Brass Group” ed è stata formatrice in molti seminari e laboratori tenuti all’interno di importanti festival e rassegne di jazz come il “Langnau Jazz Nights” in Svizzera, rassegna che ha incluso spesso la partecipazione di alcuni suoi allievi siciliani.
Nel 2005 promuove la realizzazione del disco “Loredana Spata Jazz Vocal Lab” realizzato con alcuni allievi dei suoi laboratori supportati da una sezione ritmica e solisti di grande spessore.
Negli ultimi anni, la sua continua ricerca di novità e la determinazione a mettersi in gioco l’hanno portata a rinnovare gli studi di armonia e arrangiamento, che hanno trovato espressione artistica nel progetto “Open Jazz Vocal Band”, un quartetto vocale femminile che integra il desiderio di esplorazione del repertorio jazzistico tradizionale con la ricerca di nuove soluzioni armoniche e improvvisative.
Questo progetto ha ospitato numerosi solisti di chiara fama e sicuramente ha rappresentato un’importante piattaforma per esprimere la creatività e la versatilità delle voci femminili nel jazz, contribuendo ad una narrazione musicale innovativa.
Uno dei suoi recenti progetti didattici è un tributo al maestro Antonio Carlos Jobim, il pioniere della bossa nova. Durante l’estate del 2008, ha diretto un laboratorio vocale insieme al chitarrista Vincenzo Palermo e al percussionista brasiliano Dimas Camargo, che ha permesso ai partecipanti di esplorare e sviluppare l’aspetto poliritmico di questa raffinata espressione della musica latina. Questo progetto ha riscosso un notevole successo, culminando in una serie di concerti presso importanti teatri estivi siciliani.
Nel 2011, in seguito alla partecipazione e all’interesse di numerosi allievi delle sue classi per i seminari tenuti in occasione del festival “Piazza Jazz”, di cui Giovanni Mazzarino è stato direttore artistico e didattico, riprende con quest’ultimo una stretta collaborazione che vede nascere il progetto “Performing Vocal Lab”, percorso di conoscenza informativa e formativa finalizzato alla consapevolezza della performance vocale nel jazz. Il progetto ha già fornito occasioni espressive a diversi allievi tra i quali risaltano, per padronanza di linguaggio interpretativo e improvvisativo, Alessandra Mirabella e Federica Foscari.
Nel 2012, la sua passione per l’insegnamento e il desiderio di promuovere nuovi talenti l’hanno portata a lanciare il “Premio Enzo Randisi”, in collaborazione con Mimmo Cafiero e Giovanni Mazzarino, per commemorare il vibrafonista scomparso.
Nel 2013, oltre ai consueti Jazz Vocal Lab della Scuola Open Jazz con relative esibizioni, saggi e concerti su tutto il territorio siciliano e alla partecipazione in qualità di docente di musica d’insieme alla prima edizione del Festival Messina Sea Jazz, è promotrice con Giovanni Mazzarino del progetto discografico “December 25th a Christmas Songbook” interpretato da alcune tra le piu’ belle voci dei suoi laboratori su arrangiamenti e rivisitazioni dello stesso Mazzarino in chiave puramente jazzistica, degli standard americani dedicati al Natale. Nello stesso anno, ha curato un altro progetto discografico dedicato agli standard, realizzato dalla giovane e talentuosa Federica Foscari, con la partecipazione straordinaria del noto trombettista Fabrizio Bosso. Questo lavoro ha evidenziato l’importanza della formazione di nuovi interpreti capaci di affrontare il repertorio jazzistico con freschezza e originalità.
Attualmente, continua a tenere lezioni presso la “Open Jazz School” e collabora con diversi festival e rassegne come docente, offrendo seminari e masterclass.